giovedì 15 ottobre 2009

Il perchè della chiamata all'azione!

1. *Hit the production of Climate Chaos*
*Colpisci la produzione del caos climatico - partecipa!*


La catastrofe climatica non sta accadendo per caso e i ghiacciai che si sciologono non sono il suo luogo centrale. Il nostro sistema economico, il modo in cui i beni vengono prodotti, e il modo in cui vengono trasposrtati e alla fine consumati sono alla radice del cambiamento del clima.

Non crediamo che questo COP risolverá la crisi climatica. I delegati, le ONG e i rappresentanti dell´industria sono bloccati in un´ideologia di crescita economica infinita e di soluzioni di mercato ad ogni problema creato dall´uomo, come la ditruzione del nostro ecosistema. Le
problematiche di giustizia sociale vengono cosí ignorate in toto.

Invitiamo ad agire contro questo sistema economico, il 13 Dicembre. Incoraggiamo gruppi di affinitá a dare vita ad azioni dirette contro obiettivi a Copenhagen e nel resto del mondo. Nella mattina del 13 Dicembre chiuderemo il porto di Copenhagen con un´azione di blocco di
massa. Il porto é un simbolo chiave dell´economia del libero mercato globale. Qui viene alla luce ció che é solitamente nascosto:

deterioramento ambientale, sfruttamento sociale ed economico e ingiustizia profonda.

Fin dall´alba del colonialismo l´industria del trasporto marittimo globale é stata caraterizzata dalla violenza. Ció che un tempo era oro saccheggiato agli Incas é oggi profitto basato su risorse naturali e forza lavoro a basso costo - ed é solitamente trasportato via nave. Oggi, il trasporto di containers é uno dei pilastri su cui poggia il capitalismo. E non é soggetto a regola alcuna: i combustibili non vengono tassati, le emissioni di gas serra e altri prodotti inquinanti non sono soggette a controllo e i confini sembrano non esistere per le navi da trasporto. Allo
stesso tempo, il bisogno senza fine di altri prodotti a basso prezzo sembra non avere limiti. Il libero flusso globale delle merci continua a crescere - a beneficio dei pochi.

Ma se questi beni possono entrare nella UE o nel Nord del mondo liberamente, sono gli esseri umani a non poterlo fare. Appena non si ha il passaporto appropriato o non si hanno abbastanza soldi, all´ingresso nei paesi "ricchi" i migranti sono imprigionati, deportati e privati dei piú
basilari diritti umani. E la militarizzazione dei mari non avviene solo intorno ai confini dell´UE. E´ infatti anche utilizzata per proteggere il trasporto internazionale di merci, come in Somalia, dove flotte internazionali hanno privato i pescatori Somali dell´elemento piú importante per la loro sussistenza, il mare.

Infine, il trasporto marittimo internazionale é piú di un semplice metodo di trasporto nell´economia globale. E´ anche una delle cause primarie del cambiamento climatico. Circa il 5% delle emissioni di gas serra a livello planetario sono prodotte dal trasporto di merci via mare. I combustibili utilizzati dalle navi da carico sono sostanzialmente rifiuti tossici avanzati dal raffinamento del petrolio e contengono alte quantitá di zolfo e mercurio. E, come per i voli internazionali, nessuno viene considerato reponsabile di queste emissioni sotto il Protocollo di Kyoto.

La giustizia climatica e il vero cambiamento sociale non pioveranno dall´alto. Un cambiamento reale deve essere intrapreso da tutti* - i piú colpiti, i piú responsabili, chi fino ad ora ha solamento osservato. Il cambiamento deve essere organizzato e realizzato dalla gente di tutto il
mondo - nelle strade e nei campi. Diciamo "NO" governi, multinazionali e cosidette organizzazioni-non-governative i cui unici interessi sono mantenere il proprio potere, la propria influenza e il proprio flusso di capitali.

Fermeremo questa follia per un giorno. Lottare per la giustizia climatica significa cambiare il nostro sistema economico e questo deve succedere qui, nel ricco Nord globale, che riceve i maggiori benefici dal disastro. Per un libero circolare di persone e idee, invece che di merci di
beneficio a pochi.

Contatta (in Inglese) htp@riseup.net per partecipare allo sviluppo dell´azione, o vieni ad uno dei nostri prossimi incontri: a Berlino il 3-4 Ottobre & a Copenhagen l´8 Ottobre.

2. Appello del CJA
Non si puó riparare un sistema in pezzi

Movimento per la giustizia climatica verso la conferenza ONU sul clima

La conferenza ONU sul clima non risolverá la crisi climatica. Non siamo piú vicini alla riduzione delle emissioni di gas serra di quanto non fossimo quando i negoziati internazionali iniziarono, 15 anni fa: le emissioni aumentano piú rapide che mai, mentre il commercio delle emissioni di CO2 permette ai criminali del clima di inquinare e ricavare profitti. All´oggi, la conferenza ONU essenzialmente legittima un nuovo colonialismo che spartisce le poche risorse rimaste sul pianeta.

Davanti alla profonda crisi della nostra civiltá, tutto ció che otteniamo é un teatrino che giova solo agli interessi delle multinazionali. In risposta a questa follia, un movimento globale per la giustizia climatica é emerso per reclamare potere sul nostro futuro. Come parte di questo
movimento, il network internazionale Climate Justice Action sta mobilizzando decine di migliaia di persone in tutto il mondo per agire durante i negoziati climatici internazionali di Copenhagen, nel Dicembre 2009.

Basta false soluzioni!

Non possiamo fidarci del mercato per il nostro futuro, cosí come non possiamo riporre la nostra fiducia in tecnologie non sicure, non accertate e non sostenibili.
Contrariamente a coloro che ripongono le loro speranze in un "capitalismo verde", noi sappiamo che é impossibile avere una crescita illimitata su un pianeta limitato. Invece di provare a riparare un sistema in pezzi, dovremmo:

* lasciare i combustibili fossili sotto terra
* socializzare e decentralizzare la produzione di energia
* rilocalizzare la produzione di cibo
* riconoscere e ripagare il debito ecologico e climatico verso i paesi del Sud del mondo
* rispettare i diritti delle popolazioni indigene
* rigenerare i nostri ecosistemi

Le soluzioni reali alla crisi climatica vengono costruite da coloro che hanno sempre difeso la Terra e da coloro che lottano quotidianamente per difendere il loro ambiente e le loro condizioni di vita. Dobbiamo globalizzare queste soluzioni e impegnarci per una giusta transizione
verso un futuro senza CO2.

3. Appello del CJA

Dal 7 al 18 Dic 2009, il più grande summit climatico di sempre avrà luogo a Copenhagen, Denmark. Il summit è stato definito come la nostra "ultima, migliore speranza" di fare qualcosa riguardo al cambiamento climatico. Ma la conferenza ONU non risolverà la crisi. Non siamo più vicini alla riduzione delle emissioni di gas serra di quanto nonfossimo quando i negoziati sono iniziati 15 anni fa: le emissioni continuano ad aumentare a velocità massima, mentre il "carbon trading" (dimenticato il nome italiano, letteralmente commercio di carbone inteso come CO2) permette ai criminali del clima di inquinare e far soldi. E' ora di dire "Basta"! Basta al solito business, basta alle false soluzioni!

Reclamando potere dal basso

Il 16 Dic, all'inizio della fase "ministeriale" del summit lungo due settimane, noi, i movimenti per la giustizia globale, faremo nostra la conferenza per un giorno e la trasformeremo in un Summit della gente per la giustiza climatica. (Che in italiano è un nome di merda, ma in inglese
suona). Usando solamente la forza dei nostri corpi per ottenere il nostro obbiettivo, la nostra marcia "Reclama il potere" spingerà fino a dentro la conferenza ed entrerà nei suoi edifici, interrompendo le sessioni in corso e usando lo spazio per parlare della nostra agenda, un'agenda che viene dal basso, un'agenda di giustizia climatica, di soluzioni reali in contrasto con le loro soluzioni false. La nostra sarà un'azione di disobbedienza civile: supereremo ogni barriera che sarà messa sulla nostra strada - ma non risponderemo con violenza se la polizia proverà ad
escalare la situazione.

Cambiare il sistema, non il clima

Il nostro obbiettivo non è di chiudere l'intero summit. Ma questa giornata sarà nostra, sarà il giorno in cui alzeremo la voce e imporremo l'agenda:

giustizia climatica ora!

Non possiamo riporre nelle mani del mercato il nostro futuro, cosí come non possiamo riporre la nostra fede in tecnologie non sicure, non provate e non sostenibili. Sappiamo che da un pianeta
finito, é impossibile etsrarre crescita economica infinita - "verde" o meno. Invece di provare a riparare un sistema distruttivo, stiamo avanzando alternative che offrano una soluzione reale e giusta alla crisi climatica: lasciare i combustibili fossili (nota per voi: petrolio, carbone, gas naturale) sotto terra; riaffermare il controllo dei popoli, della gente e delle comunitá sulle risorse; rilocalizzare la produzione di cibo; ridurre il sovraconsumo, specialmente nel nord del mondo; riconoscere il debito ecologico e climatico nei confronti dei popoli del Sud e corrispondere riparazioni; rispettare i diritti dei popoli indigeni e delle foreste (inteso come popolazioni indigene delle foreste - non so se italiano questa differenza abbia senso in veritá).

Movimenti globali per la giustizia climatica

Dieci anni fa, durante le proteste contro il WTO a Seattle, un movimento globale emerse per proclamare che un altro mondo era possibile. Oggi, questo mondo non solo é possibile, ma é necessario. A Copenhagen, ci riuniremo avendo passati ed esperienze differenti alle nostre spalle, venendo da lotte e movimenti diversi. Siamo indigeni e agricoltori, lavoratori ed ecologisti, femministe e anticapitalisti. Ora, le nostre differenti lotte per giustizia sociale e giustizia ecologica trovano terreno comune nella lotta per la giustizia climatica e nel nostro
desiderio di reclamare potere sul nostro proprio futuro.

Contribuisci e partecipa in Climate Justice Action!

* Partecipa all´azione "Reclaim Power! Pushing for Climate Justice" a Copenhagen, e fai girare la voce! Vogliamo generare un senso di eccitante aspettativa, vogliamo che le nostre azioni rimbombino ovunque nel mondo, e il modo per farlo é attraverso innumerevoli individui, gruppi e movimenti che dichiareranno di voler partecipare.

* Organizza eventi dove ti trovi. Contattaci se vuoi invitare qualcuno a parlare di quest´azione e degli argomenti al cuore della protesta.

L´azione Reclaim Power! Pushing for Climate Justice é organizzata da Climate Justice Action, un network transglobale di movimenti. Per altre info, updates su meetings e azioni, e per notizie sulla lotta per la giustizia climatica, vai su www.climate-justice-action.org o segui
@actforclimate su twitter.

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